Scrivi un commento
al testo di cristina bizzarri
Dove guardano i saltimbanchi
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
“Famiglia di saltimbanchi” Pablo Picasso, 1905 Dimmi del loro sguardo - fin dove - se nell’aperto immobile o nell’interno obliquamente stanno come a se stessi icone. E dimmi se qualcuno gli indicò postura o dietro agli occhi un varco. A me pare mistero che dentro e fuori si raduna e come ombra attraversando. Così in figure di apparenza inganno e insieme maschera del mondo. Tu dimmi dell’origine se puoi - se un nascosto filo di padre in figlio li attraversi o nella donna si raccolga quello che tace l’anfora nel suo muliebre sigillo. Stanno - non immobilità senza silenzio colmo ma luce misteriosa traboccando. E io che guardo sono velatura che da uno sguardo all’altro trascorrendo non più domanda - quietamente oltrepassando.
|
Vincenzo Lauria
- 17/09/2018 13:25:00
[ leggi altri commenti di Vincenzo Lauria » ]
Molto interessante sia la costruzione del testo che il gioco dei rimandi. Loriginale prospettiva scelta per pennellare il "mestiere" dei saltimbanchi, apre a metafore dellumanità e dei suoi "moderni" equilibri.
|
cristina bizzarri
- 04/05/2018 13:47:00
[ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]
Franco: è vero, loro vedono qualcosa che è lì, in quel quadro, per sempre. Penso a Keats, alla sua meravigliosa "Ode on a grecian urn". Noi possiamo solo far volare limmaginazione. Amina: sono felice di scoprire, leggendo i tuoi approfondimenti - profondissimi e issimamente interessanti - che l? (a mia)intuizione non sbaglia mai. Comprende cose che alla mente non è dato captare. Laura: sì, lasciamola fare, la vita, anche se a volte vorremmo dirigerla. Ma più si va avanti e più si impara che nulla possiamo. Ecco che il "nostro" Vangelo ritorna sempre con il suo più profondo insegnamento, non quello che il potere ha voluto fargli dire per dominare e sottomettere le coscienze. A tutti voi un grazie sincero.
|
Laura Turra
- 04/05/2018 10:14:00
[ leggi altri commenti di Laura Turra » ]
Bello, Cristina, questo tuo sguardo che oltrepassa... Lasciamo che la vita ci attraversi e ci sorprenda d’ogni suo mistero. Un abbraccio
|
Amina Narimi
- 03/05/2018 23:23:00
[ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]
unopera, questa dei saltimbanchi (dove i commentatori hanno voluto vedere nella disposizione delle figure una grande " D " iniziale di Dastehen- lesistere, lesserci dellesistenza umana) che spicca lanima al cuore ad ogni verso- mentre loro guardano fin dove noi non riusciamo più a vedere, forse prossimi a una forma di morte che cade insieme di padre in figlio centomille volte al giorno come fili intrecciati sul tappeto delluniverso- raccogliendo, come in quel vaso, un dolore appena prima degli occhi, tanto da divenire velatura, non più domanda. "ecco la rosa degli sguardi fiorire e appassire" mentre oltrepassi quietamente il lieve sorriso ( la luce misteriosa) che scorgi traboccante nei volti, che testimonia linfanzia, laperto più intimo che siamo
|
Franco Bonvini
- 03/05/2018 15:13:00
[ leggi altri commenti di Franco Bonvini » ]
Che bella! Ma bisognerebbe essere come loro per poter dire dei loro sguardi. Guardano fin dove noi non riusciamo più a vedere.
|
|
|